Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



giovedì 26 gennaio 2012

News: LA MARCIA DI RADESCHI di Paolo Roversi

E' già disponibile nelle librerie dal 21 gennaio, l'ultimo libro di Paolo Roversi, si tratta de “La marcia di Radeschi”(edito da Mursia) l’esordio del giornalista-hacker che indaga nella Milano criminale

C’è sempre un primo cadavere. Anche per i detective di carta come Enrico Radeschi, il giornalista hacker nato sei anni fa dalla penna di Paolo Roversi e diventato beniamino dei lettori nei romanzi La mano sinistra del diavolo, vincitore del Premio Camaiore, Niente baci alla francese, L’uomo ella pianura e del giallo per i ragazzi Gli agenti segreti non piangono. Tutti editi da Mursia
Nel volume La marcia di Radeschi (Mursia, pagg. 216; euro 15,00), in libreria già dal 21 gennaio, si comincia dalla prima avventura, Blue Tango per seguire le orme del giornalista-investigatore che dalla sua prima apparizione ha fatto molta strada, sia nella finzione sia nel mondo editoriale, e con lui sono diventati beniamini dei lettori il vicequestore Loris Sebastiani, uomo dal carattere duro con qualche debolezza per le belle donne e i Toscanelli e l’assistente Fuster. Nel volume sono pubblicate anche le altre avventure brevi di Radeschi: ‘Real Fiction’, ‘Monpracem Resort’, ‘Morte al Salone del Libro’ e ‘Il quadro
In Blue Tango, che segna l’esordio di Radeschi e del suo autore, nasce il sodalizio tra il giornalista e il vicequestore che si trovano a inseguire un omicida seriale di prostitute; le atmosfere sono quelle metropolitane, una costante dei romanzi di Paolo Roversi che spesso intreccia nelle sue storie la Bassa e la grande città, personaggi della provincia e tipi duri metropolitani.
«Come le persone reali anche i personaggi di carta crescono e mutano. Cambia il mondo che li circonda, il linguaggio che parlano, i loro tic e il loro sguardo sulla realtà», spiega Roversi; «La marcia di Radeschi è una sorta di flash back letterario: sono tornato dove tutto è iniziato ed è stato divertente scoprire quanto il mio personaggio sia maturato negli anni e come, di romanzo in romanzo, abbia registrato e raccontato una Milano in profonda trasformazione. Persino la metropolitana che faceva da sfondo a Blue Tango non è più la stessa. Anche i gialli a volte, diventano scrigni della memoria.»

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