Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



giovedì 5 aprile 2018

Recensione: LA CASA DEL PADRE di Karen Dionne - Sperling & Kupfer


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Adrenalina, avventura, natura selvaggia, suspense. LA CASA DEL PADRE di Karen Dionne, edito da Sperling & Kupfer, è un thriller che farete fatica a lasciare andare. Una storia che ti entra dentro e che ti conquista per la sua complessità.
Non si tratta del solito thriller, nel quale devi scoprire l'identità dell'assassino, perché già la conosci. Non devi indagare per scoprire cosa è successo, cercare indizi e prove. No, questo thriller ti prende perché è una caccia all'uomo. Ma una caccia all'uomo speciale. La caccia di una figlia, che si mette sulle tracce del padre appena evaso di galera.
La protagonista è Helena, una giovane donna con un marito e due figlie. All'apparenza, Helena è una ragazza tranquilla, riservata, schiva, alla quale non piace attirare l'attenzione o parlare di sé.
Helena, infatti, ha un segreto: il suo passato, la sua infanzia. Un passato che cerca a tutti i costi di tenere nascosto, anche a suo marito. Ma i segreti, rimangono sepolti fino a un certo punto, poi succede qualcosa, e tutto esplode in superficie.
Helena adesso ha cambiato nome, ha un lavoro, una famiglia, e dove vive nessuno sa chi è. Eppure, lei non passa giorno senza pensare chi era. Alcune strane abitudine le sono rimaste, come quella di andare a caccia di orsi, o vivere nella foresta per giorni, da sola o con il suo cane.
Helena è la figlia di un indiano d'America, ed è nata proprio nella sua amata foresta. È rimasta a vivere lì, con la madre e il padre, fino all'adolescenza, e non sapeva nulla del mondo esistente, cosa succedeva nelle città, all'infuori di quello che vedeva e leggeva nei National Gegraphic.
Helena è stata cresciuta come una selvaggia. Fin quando non ha lasciato la foresta, per lei quello era tutto il suo mondo. A parte i suoi genitori, non conosceva alcun altro essere umano.
Tutto questo, perché la madre di Helena è stata rapita a tredici anni e portata nella foresta. Per anni,. l'uomo che l'ha rapita ha abusato di lei, l'ha messa incinta, l'ha fatta partorire, e l'ha tenuta segregata in un posto desolato.
Helena è cresciuta pensando che la sua vita fosse normale. Che fosse normale non avere amici, che fosse normale scuoiare piccoli animali sin dalla tenera età, andare a caccia con un fucile a dieci anni, possedere un coltello ed essere piena di tatuaggi. Helena era proprio una piccola selvaggia. Vestiva con cappellini e guanti ricavati dalle pelli di animali. Helena andava a caccia con suo padre sin da piccolina. Suo padre le aveva insegnato tutto; tutto quello che conosceva. Lui era il suo idolo. Lo amava, anzi, lo venerava, fino a quando non ha capito che all'infuori della foresta c'era dell'altro. Molto altro.
Quando Helena ha scoperto la verità su sua madre, sulla sua intera esistenza, ha capito cosa doveva fare.
Adesso sono passati anni. Lei vive in città, e suo padre è scappato dal carcere. Lei sa che nessuno può catturarlo, tanto meno la polizia. Quell'uomo è abile, la foresta è il suo habitat, e nessuno lo può battere; a parte lei. Lei che conosce tutte le sue mosse, i suoi nascondigli, i sentieri che percorrerà. Lei che riesce a leggere le impronte lasciate da un essere umano o un animale.
Deve trovarlo, perché lui è scappato per lei. Per riprendersela.
Helena ha emozioni contrastanti nei confronti del padre. Lo ama e odia al tempo stesso. Lo ama per tutto quello che le ha insegnato, ma lo odia per quello che ha fatto a sua madre, e per come le ha mentito, nascondendole il mondo esterno.
Lei amava vivere nella foresta, e quella vita farà sempre parte di lei. Ma quell'uomo è cattivo, brutale, e uccide senza pietà.
Non sa cosa succederà quando se lo ritroverà davanti, ma non può aspettare la polizia. Deve proteggere le sue figlie, la famiglia che si è creata adesso. Lui non può farne parte. Lui è un pericolo.
Con una narrazione che spazia tra il presente e il passato, l'autrice ci racconta la vita di Helena nella foresta, e la sua caccia al padre.
Le descrizioni dei paesaggi e della vita nella foresta sono affascinanti e suggestive. I racconti dell'infanzia di Helena, immergono il lettore in una vita alternativa. Una vita semplice, ma difficile. Una vita senza elettricità, senza TV, senza cellulare, computer. Un'esistenza scandita dai ritmi della natura selvaggia.
Allo stesso tempo, l'autrice crea suspense, perché nel presente Helena deva trovare suo padre prima che lui trovi lei.
Suggestivo, intrigante e originale, LA CASA DEL PADRE è un thriller psicologico che non si dimentica. Un romanzo da leggere e rileggere.
Consigliato!
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LA CASA DEL PADRE
Karen Dionne
Editore: Sperling & Kupfer
Pag.: 324
Prezzo: €17,90
Uscita: 27 Febbraio 2018
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L'AUTRICE:
KAREN DIONNE è scrittrice, fondatrice della community online di scrittori Backspace, e membro dell’associazione International Thriller Writers. Appena sposata, ha vissuto alcuni anni nei boschi, come la protagonista de La casa del padre. Pubblicato in America con grande successo, il romanzo è considerato uno dei migliori del 2017. È stato bestseller anche in Germania ed è in corso di pubblicazione in altri ventisei Paesi. www.karen-dionne.com

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